A questa concentrazione di THC il consumo di marijuana light non presenta controindicazioni per la salute ed anzi, diversi studi recenti mostrano come il consumo di marijuana legale possa avere diversi effetti benefici grazie alla sua alta concentrazione di cbd italia. 242/2016, e che quindi si caratterizzano per un basso contenuto di THC, perché possa dirsi integrato il reato di cui all’art. Cionondimeno, a noi pare che un tale esito si possa scongiurare esclusivamente attraverso un intervento legislativo, che manifesti una chiara volontà politica della maggioranza parlamentare di modificare il Testo Unico stupefacenti, nella direzione di legalizzare la messa in commercio dei derivati della cannabis che presentino un basso livello di principio attivo THC. È un termine generale, che non presuppone una distinzione tra le piante ad alto contenuto di THC e quelle ad uso tessile. In questo contesto, secondo l’ordinanza, esiste quindi un divieto che ha carattere generale, tanto che i rapporti fra il d.P.R. 309/1990 pone, in via generale, il principio di illiceità delle condotte di detenzione per la vendita, cessione e commercializzazione delle sostanze stupefacenti incluse nelle tabelle ivi allegate. 17 della direttiva 2002/53/CE del Consiglio, del 13 giugno 2002 e che elenca tassativamente i derivati dalla predetta coltivazione che possono essere commercializzati, sicchè la cessione, la vendita e, in genere, la commercializzazione al pubblico dei derivati della coltivazione di cannabis sativa L., quali foglie, inflorescenze, olio, resina, sono condotte che integrano il reato di cui al d.P.R.
73, d.P.R. n. 309/1990, bisognerà sempre valutare la concreta offensività delle singole condotte. L’idea che l’ordinamento consideri le norme incriminatrici come tassative eccezioni rispetto alla generale libertà di azione di ogni soggetto non può essere ritenuto valido in una materia come quella degli stupefacenti, nella quale il d.P.R. ’acqua Sabbatina alla basilica del Principe degli Apostoli nel Vaticano prima del Pontificato di s. Le infiorescenze di cannabis sono tabellate come stupefacenti ed il loro utilizzo in campo farmaceutico è soggetto ad autorizzazione preventiva, come previsto dalle Convenzioni delle Nazioni Unite del 1961 e 1971 e dalla normativa nazionale in materia di stupefacenti (Decreto del Presidente della Repubblica 309/90 e successive modifiche o Testo Unico degli stupefacenti). 28605, Di Salvia. Sull’applicazione giurisprudenziale, non univoca, del principio di diritto affermato dalle Sezioni Unite del 2008 si veda C. Bray, Coltivazione di marijuana e (in)offensività della condotta nella recente giurisprudenza di legittimità: necessità di fare chiarezza, in Dir.
Dalla lettura dei lavori preparatori non emerge infatti in alcun modo la volontà del legislatore di consentire la commercializzazione della marijuana e dell’hashish provenienti dalle coltivazioni lecite, e tale legge appare subito avere le caratteristiche di una normativa di settore, indirizzata esclusivamente al sostegno e allo sviluppo del comparto industriale della canapa. Un numero crescente di politici e figure di spicco locali sta chiedendo lo sviluppo di salotti, perché i turisti tecnicamente non hanno nessun posto dove fumare legalmente l’erba. Un secondo punto fermo è che la marijuana può essere anche molto pericolosa, soprattutto per i giovani: “Incide direttamente sul sistema endocannabinoide del nostro corpo, molto importante per lo sviluppo del sistema nervoso centrale. Per una utile chiarificazione dei termini cannabis, marijuana, hashish e una ricostruzione storica dello sviluppo della coltivazione e dell’industria della lavorazione della canapa nel nostro Paese si veda L. Miazzi, La coltivazione della canapa e reato? 242 del 2016 appaiono ricostruibili in termini di regola-eccezione.
Fa propendere per questa conclusione anche l’accostarsi al testo legislativo del 2016 con una interpretazione che tenga conto della ratio dell’intervento normativo. Tuttavia, si ritiene importante presentare i risultati della ricerca svolta al fine di sistematizzare e rendere visibile ciò che circola su web e che costituisce materiale a cui ogni navigatore della rete viene esposto utilizzando Internet, ma anche per raccogliere le immagini che rappresentano le piante cresciute dai semi di cannabis e che, proprio per la loro varietà, risultano di sempre più difficile identificazione. Siamo allora d’accordo sul fatto che, non essendo espressamente menzionata tra le attività lecite, la commercializzazione al dettaglio dei derivati della cannabis dovrà allora ritenersi penalmente rilevante, secondo il dettato del Testo Unico stupefacenti. Dobbiamo anche essere consapevoli che, purtroppo, molti di coloro che sono già intrappolati nella dipendenza non potranno sentire ragioni, per quanto convincenti possano essere le argomentazioni sin qui adottate. 73, anche a fronte di un contenuto di THC inferiore ai valori indicati dalla l.